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Nicaragua: come raggiungere Little Corn Island senza prendere aerei

Nicaragua: come raggiungere Little Corn Island senza prendere aerei 1024 682 Sonia Sgarella

Se siete diretti in Nicaragua e avete deciso di raggiungere Little Corn Island via terra e per mare, preparatevi a quello che potrebbe trasformarsi, non solo in una grande avventura ma, complice il tempo, in una vera e propria odissea!

Corn Islands

Little Corn Island – Otto Beach

Little Corn Island, un piccolo pezzo di paradiso circondato dal Mare dei Caraibi, fuori dagli itinerari turistici più battuti e difficile da raggiungere: non è forse questo che rende un posto magico e speciale?

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Le Isole del Mais

Ancora adesso mi chiedo perché si chiamino isole del mais quando di questa pianta, in verità, non se ne vede neanche l’ombra. Cocco e crostacei, in particolare l’aragosta, sono questi i beni più preziosi che negli anni hanno contribuito al sostentamento economico della popolazione locale di questi due piccoli mondi lontani, situati 70 chilometri ad est della costa caraibica nicaraguense.

Corn Islands

La stagione della pesca delle aragoste nel mese di marzo giunge quasi al termine

Due isole talmente piccole – Big Corn e Little Corn – che sull’atlante geografico si fa quasi fatica a vederle ma talmente ricche di bellezze naturali da non poterle assolutamente tralasciare. Allora perché aspettare?

Al giorno d’oggi esistono quasi sempre due modi per raggiungere un luogo: c’è quello più facile e costoso e quello più difficile ed economico. Il migliore, si sa, è sempre il secondo: le cose conquistate con fatica hanno un sapore molto più intenso rispetto a quelle ottenute senza sforzi.

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Primo passo: Partenza da Managua

Esiste soltanto una compagnia che gestisce il servizio di trasporto espresso dalla capitale a El Rama – l’ultimo avamposto dove termina la strada diretta verso la costa caraibica – e che da lì, collega i passeggeri a Bluefield per mezzo di lance rapide. Si tratta del Transporte Wendelyn Vargas (505-22532879), in partenza dal Terminal Costa Atlantica presso il Mercado Ivan Montenegro di Managua. Tenendo conto che al momento il servizio di collegamento via mare con le Corn Island è in partenza da Bluefield soltanto il mercoledì, una volta decisa la settimana che vi è più comoda, vi converrà alzare il telefono e prenotare i posti a sedere sull’autobus in partenza il martedì, facendolo con qualche giorno di anticipo. Una volta segnati i vostri nomi nella lista dei passeggeri vi verrà chiesto di passare a saldare il conto entro le ore 17 del lunedì precedente.

Corn Islands

Orari di partenza, costi e contatti

Avete due possibilità: viaggiare di giorno o viaggiare di notte. Trattandosi di un tragitto di circa 5 ore il mio suggerimento è che lo facciate di giorno e questo per più motivi: per non perdervi la vista dal finestrino, per evitare di essere scaricati a El Rama alle 3 di notte e di dover aspettare tre ore prima di imbarcarvi sulla prima panga, per non passare quindi una notte insonne, perché alle 6 del mattino le temperature sono più basse e le due ore di lancia potrebbero essere meno piacevoli, ma soprattutto perché dopo una nottataccia, non vorreste mai ritrovarvi catapultati su una nave in mezzo al mare, tenendo conto che, se questo fosse mosso, sarà già di per sé un’esperienza talmente traumatizzante da richiedere il massimo delle vostre forze! Qualora decideste di viaggiare di notte, fossi in voi prevederei comunque un giorno di riposo a Bluefield, partendo quindi da Managua il lunedì sera.

Prenotare la lancia insieme al passaggio in autobus è fondamentale e questo implica il fatto che sia comunque preferibile optare per la compagnia Vargas piuttosto che per qualunque autobus ordinario in partenza dal Terminal Mayoreo: credetemi, ho incontrato turisti che, arrivati a El Rama, hanno dovuto aspettare la lancia successiva per mancanza di posti, con il rischio di perdere la connessione via mare e di rimanere bloccati a Bluefield per svariati giorni. Se avete problemi di tempo, questo sconvolgerebbe decisamente i vostri piani. In aggiunta, i pullman ordinari, fermando lungo la strada per far salire e scendere passeggeri, impiegano molto più tempo (7/9 ore), cosa che certo non vale il risparmio di sole 20 Cordobas (meno di 1 euro) rispetto al pullman espresso.

Una volta arrivati a El Rama, scendete in fretta dal pullman e fiondatevi immediatamente nell’ufficio di registrazione dei passaggeri diretti in lancia. Vi verrà assegnato un numero che corrisponde all’ordine di imbarco: panga 1, panga 2, panga 3…la cui qualità certamente va peggiorando in base all’ordine. Tanto per capirci, se la prima lancia è munita di un tettuccio protettivo e la seconda forse, la terza è quasi certo che non ce l’abbia e questo, credetemi, fa la differenza in caso di pioggia o di sole cocente.

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Secondo passo: Bluefields e la traversata via mare

Bluefields non è che sia tutto questo gran che ma costituisce di certo l’opzione più piacevole per spezzare il vostro viaggio da Managua alle Corn Island, permettendovi inoltre di fare scorta di cibo qualora il vostro obiettivo fosse quello di risparmiare al massimo e, una volta arrivati sulle isole, usufruire quindi della cucina in ostello per farvi da mangiare. La cittadina è un grande mercato, uno snodo fondamentale per i traffici marittimi e, nonostante per il momento sia raggiungibile ancora solo via fiume, i lavori per la costruzione di una strada che la collega a El Rama sembrano andare piuttosto veloci e si prevede che già dal 2018 sarà possibile raggiungerla in pullman direttamente da Managua.

In quanto all’alloggio vi suggerisco l’Hostal Doña Vero, pulito ed economico (300 C. per una stanza con bagno in comune, 500 C. con bagno privato).

Quando ho deciso di scrivere questo articolo avevo già bene in mente quello di cui vi avrei parlato trattando della traversata via mare da Bluefield a Big Corn Island. Il mio consiglio sarebbe stato certamente quello di optare per la mitica nave mercantile Capitan D – forse poco puntuale ma di sicuro stabile e spaziosa – piuttosto che per la famigerata Rio Escondido, la quale in condizioni di mare mosso ha messo a dura prova anche gli stomaci più resistenti. Ahimè questo però non lo posso più fare perché, secondo notizie recenti  il Capitan D, in seguito ad uno scontro con un mercantile più grande, sarebbe affondato tragicamente nelle acque del fiume che collega El Rama a Bluefield. Povera cara vecchia nave…la porterò per sempre nei miei ricordi sapendo di essere stata una delle ultime persone che ha avuto l’onore di salirci a bordo! 

Corn Islands

Il mitico Capitan D – R.I.P. 🙁

A malincuore quindi vi dico che per il momento l’unico trasporto certo da Bluefield a Big Corn Island rimane la Rio Escondido, una bagnarola di pochi metri sulla quale vi converrà accaparrarvi non solo un posto all’ombra, per evitarvi un colpo di sole, ma anche un posto con vista all’esterno, per cercare di mantenere lo sguardo fisso sull’orizzonte, fosse l’unico modo che avete per evitarvi il voltastomaco in caso di mare grosso. La partenza è prevista il mercoledì alle ore 9 ma cercate di arrivare in biglietteria con almeno due ore di anticipo per assicurarvi il posto. Il costo è di 255 C. e il ritorno da Big Corn Island a Bluefield è previsto il giovedì, sempre alle 9. La traversata in condizioni di mare calmo ha una durata di circa 5 ore; in caso di mare mosso…auguri! 🙂

Corn Islands

Probabilmente appostandovi al porto potreste anche venire a sapere di qualche altra nave mercantile diretta a Corn Island ma sui giorni di partenza e sugli orari non vi è certezza. Prima di arrivare fate una telefonata all’Istituto del Turismo Nicaraguense (INTUR) di Bluefield – (505)-25720221 – per avere informazioni aggiornate a riguardo. Nella speranza comunque che la famiglia del Captan D possa riprendersi dalla tragedia vi lascio anche il loro contatto: Transporte Acuatico Norman Downs (505)-88502767/68 – 89026846. Non si sa mai che, determinate le cause dell’incidente e quindi il responsabile dell’accaduto, possano tornare in mare con una nuova nave.

Le lance da Big a Little Corn Island sono previste in partenza alle 10 e alle 16 ma durante i periodi di grande affluenza, quando vengono raddoppiate, la prima è in uscita già alle 9. Per quella del mattino cercate quindi di essere al porto per le ore 8 e se possibile munitevi di uno o due sacchetti di plastica. Avete mai preso una lancia in mare aperto? Immaginerete bene che la situazione sia molto diversa rispetto a quella di prendere una lancia su un fiume placido: in caso di mare mosso aspettatevi infatti di uscirne mezzi fradici e, con voi, il vostro zaino. Mentre il bagaglio grosso viene messo però nella stiva sotto la prua della nave (ma non è detto che ci sia posto per tutti), il bagaglio a mano che vi porterete dietro sarà infatti completamente a rischio. Se non avete una sacca stagna o delle borse impermeabili fate in modo di recuperare dei sacchetti di plastica – quelli spessi per la spazzatura – quando siete ancora a Bluefield. Il costo per il passaggio di sola andata è di 145 C., la durata del tragitto di circa 25 minuti. Al ritorno gli orari previsti sono alle 6.30 e alle 13.30 e se avete deciso di rientrare in aereo sarà meglio che vi facciate trovare a Big Corn Island già il giorno prima, onde evitare di perderlo.

La compagnia che effettua servizio aereo tra Big Corn e Managua è la simpatica Costeña: tranquilli, sui loro aerei vi sentirete come su un chicken bus con un autista impazzito! 🙂 I biglietti sono acquistabili direttamente online ed hanno un costo che varia in base alla stagione ma comunque sempre più caro rispetto a quello che spendereste viaggiando via terra. All’aeroporto vi verrà richiesto il pagamento di una tassa del valore di 60 C. (2 euro). Fate attenzione alle restrizioni che riguardano il peso del bagaglio!

Corn Islands

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Big Corn Island

Senza ombra di dubbio la spiaggia più bella su Big Corn Island è quella di South West Bay. I taxi sull’isola chiedono 20 C. per qualunque distanza, che sia di tre minuti o che faccia il giro completo dell’isola per cui spostarsi non risulta assolutamente difficile né dispendioso. La superficie dell’isola è di 10 km2 ed è visitabile tranquillamente anche solo in una giornata. L’Hotel G&G, a pochi passi dall’aeroporto e dal molo, è una sistemazione ideale vicino alla quale troverete diverse soluzioni economiche per mangiare. Se avete deciso di passare la giornata in spiaggia potete fare base al Picnic Centre.

Corn Islands

South West Bay – Tratto di spiaggia di fronte al Picnic Centre

Corn Islands

Tratto di costa nella zona di Sally Peachy

Corn Islands

Aspettando l’autobus verso Long Bay

Corn Islands

Case tradizionali in legno con vista porto

Corn Islands

Tramonto su Big Corn Island

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Little Corn Island

Ah Little Corn Island, quanto mi manchi! 2,9 km2 di paradiso dove non esistono né macchine né moto, al massimo qualche bicicletta, dove le vostre giornate trascorreranno lente tra un bagno nelle acque cristalline, un pisolino sulla spiaggia all’ombra delle palme e un magico tramonto e dove, perché no, potrete addirittura dedicarvi a fare indigestione di aragoste. Che meraviglia…più ci penso e più vorrei tornarci subito. Sfido chiunque, una volta arrivato fin lì, a volersene andare prima di almeno una settimana!

Corn Islands

Sentiero verso Otto Beach

La maggior parte delle sistemazioni sull’isola sono concentrate dalla parte del molo ed è proprio lì che vi suggerisco di alloggiare, sia per rimanere vicino ai supermercatini e ai ristoranti, sia perché da lì potrete raggiungere facilmente qualunque spiaggia. Per via delle correnti il mare più bello e le spiagge più pulite le troverete nel nord dell’isola, oltre il campo da baseball e in prossimità dell’Hotel Yemaya ma non sono niente male neanche quelle che si estendono a sud est, nei pressi di Grace’s Cool Spot.

Corn Islands

La casa più bella dell’isola lungo il sentiero che conduce a nord

Corn Islands

Il mare di fronte all’Hotel Yemaya

Corn Islands

Sole, acqua cristallina e palme

Per quanto riguarda il mangiare da non perdere assolutamente le delizie della Bagel House, letteralmente la casa di un’australiana che ogni giorno sforna bagel freschi, quiche di verdura e muffins da sballo. La trovate sulla stradina sterrata che dal Dive Shop del villaggio risale verso l’entroterra.

Per le vostre cene, se volete spendere poco, cercate invece posto da El Bosque o da Rosa’s, entrambi situati sul sentiero che dal villaggio porta verso Casa Iguana e Grace’s Place. I prezzi sull’isola sono ovviamente più alti che sulla terra ferma ma se pensate di poter mangiare l’aragosta con meno di 10 euro allora tutto vi sembrerà più economico.

Corn Islands

Bagel House…da non perdere!

Nonostante i letti non fossero esattamente tra i più comodi mai incontrati, devo ammettere che il Green House Hostel non è stato niente male come rapporto qualità/prezzo. Lì nel villaggio comunque ne troverete tanti altri e la media per un letto in dormitorio è di circa 12/15$ a notte. L’elettricità sull’isola viene diffusa tramite generatore per cui fate conto di non averla dalle 6 del mattino alle 14 circa. Su Little Corn non ci sono inoltre sportelli bancomat ma spesso l’ostello può essere prenotato e pagato direttamente online.

Corn Islands

Tramonto su Little Corn Island

Che dire ragazzi, per me Little Corn Island – senza togliere nulla alla Big – ha costituito una piccola dolce parentesi in questo lungo viaggio attraverso il Centro America ed è forse il posto che più mi manca adesso che, rientrata in Italia, passo le mie giornate a lavorare senza sosta. Se chiudo gli occhi ancora mi sembra di essere lì e sono certa che chiunque proverebbe lo stesso dopo aver visto un paradiso del genere!

Havelock Island: tutto quello che c’è da sapere

Havelock Island: tutto quello che c’è da sapere 1024 681 Sonia Sgarella

Ed ecco che a un certo punto del mio viaggio in India, dopo un mese passato a respirare la polvere delle città e dei villaggi sul continente, sono arrivata finalmente in paradiso e chi l’avrebbe mai detto! Ricoperta da un’incantevole e rigenerante foresta tropicale, contornata da meravigliose spiagge di finissima sabbia bianca e circondata dalle mille sfumature di un mare incredibilmente cristallino, l’isola di Havelock è un paradiso che in India difficilmente si incontra.

Havelock - Beach Number 7

Intendiamoci, l’India non manca certo di bellezze naturali: penso alla sontuosità delle vette himalayane, al deserto di sale del Gujarat, alle dune di sabbia del Rajasthan, agli sconfinati paesaggi del Deccan delimitati dalle sinuose catene dei Ghat Occidentali e Orientali, paesaggi solcati da maestosi fiumi sacri, le Backwaters del Kerala, le infinite distese di tè nei dintorni di Munnar, il paesaggio surreale in cui sorge la magnifica Hampi; insomma, le meraviglie sono infinite ma quando si tratta di spiagge e di mare, l’India non è certo al primo posto tra le mete balneari nel mondo, vuoi per via della cultura conservatrice che non ne prevede lo sfruttamento alla maniera occidentale, vuoi per l’inquinamento diffuso che spesso e volentieri le vede usate come discariche a cielo aperto.

Havelock è un paradiso anche in questo senso, salvaguardata da un’amministrazione cosciente del problema ambientale e tutelata nel quotidiano da una popolazione ben educata al rispetto del territorio in cui vive. Questo non significa che l’isola venga lasciata totalmente intonsa ma la percentuale di sporcizia è certamente ridotta al minimo e, in maniera proporzionalmente diretta, la presenza dei cestini per i rifiuti, soprattutto in prossimità delle spiagge, portata alla massima diffusione.

Havelock Island

Detto questo vi racconto un po’ dell’isola, delle sue spiagge, del cosa fare, dove stare e di come raggiungerla, così che la possiate inserire, se lo ritenete valido, nella lista delle mete tropicali dove riprendervi dal delirio indiano nel caso in cui abbiate intenzione di viaggiare da queste parti oppure semplicemente come unica meta di un vostro passaggio in oriente dove, volendo, potrete spenderci anche 15 giorni.

  • POSIZIONE GEOGRAFICA

Situata nel Golfo del Bengala, geograficamente più vicina alle coste del Myanmar e della Thailandia che non a quelle dell’India, l’Isola di Havelock, la più grande dell’arcipelago di Ritchie, fa parte di quel gruppo più esteso di piccoli gioielli conosciuto sotto il nome di Isole Andamane le quali, insieme alle Nicobare, costituiscono uno dei 7 Territori dell’Unione della Repubblica indiana e lo stato più remoto della nazione. L’Isola di Havelock si trova circa 57 km a nord-est di Port Blair, il capoluogo del Territorio situato sull’Isola di South Andaman e punto obbligatorio di partenza per la visita dell’arcipelago.

  • COME RAGGIUNGERE HAVELOCK

Proprio perché parte dell’India le Isole Andamane possono essere raggiunte solo dalle coste della propria nazione, nello specifico dagli aeroporti di Chennai (Madras) e Kolkata (Calcutta) oppure – ma il viaggio di 3-5 giorni deve essere estenuante – dai porti di Chennai, Kolkata e Vishakapatnam, nello stato dell’Andhra Pradesh. Il viaggio in aereo, con destino a Port Blair, ha una durata di circa 2 ore ed è oggi operato da diverse compagnie locali tra cui Jetairways, Spicejet, Go Air ed Air India ad un costo che può variare a seconda della stagione ma generalmente compreso tra i 170 e i 200 euro a/r.

Per accedere alle isole è sufficiente il visto turistico indiano. All’arrivo a Port Blair vi verrà rilasciato un permesso governativo che consente un soggiorno massimo di 45 giorni e che vi verrà richiesto ogni qual volta effettuerete il check-in in guest house o prenoterete un passaggio marittimo. Conservatelo con cura e, meglio ancora, fatene almeno una copia perché è probabile che, prima o dopo, vi verrà richiesta.

Una volta raggiunta Port Blair sarà necessario prenotarsi su una nave diretta ad Havelock, in partenza dal Phoenix Jetty. Le compagnie che offrono il servizio al momento sono tre: quella governativa e due compagnie private, la Green Ocean e la Makruzz. La differenza di prezzo tra il servizio governativo e quelli privati è ovviamente considerevole (si parla del doppio ma pur sempre di cifre irrisorie se tradotte in euro) ma è ovvio che una volta arrivati a Port Blair dovrete decidere soprattutto in base alla disponibilità e agli orari di partenza.

I traghetti governativi che impiegano 2,5 ore se veloci (speed) o 4 ore se lenti (slow), possono essere prenotati individualmente solo con 4 giorni di anticipo. Gli orari dei battelli per/da Havelock Island variano in base alla stagione per cui vi conviene chiedere informazioni a riguardo direttamente sul posto. L’ultimo comunque è alle 14. Il costo si aggira attorno alle 400 rupie per il posto a sedere e i biglietti devono essere prenotati negli uffici presso i Jetty di entrambe le isole.

Fate attenzione a non temporeggiare troppo nell’acquisto del biglietto di ritorno perché, nonostante la regola dei quattro giorni, alcune agenzie private o resort che hanno la possibilità di prenotare il passaggio con largo anticipo ne acquistano in quantità e, soprattutto in alta stagione, il rischio di non trovare più posto – e di conseguenza di perdere il volo di rientro – è molto alto. Credetemi, ve lo dico per esperienza! Il discorso vale ovviamente anche per le compagnie private le quali però permettono la prenotazione con largo anticipo, che quindi vi suggerisco caldamente.

Makruzz e Green Ocean impiegano rispettivamente circa 1 ora e mezza e 2 ore e un quarto per coprire il tragitto tra le isole e offrono differenti classi di prenotazione, la più economica avendo un costo rispettivo di 975 e 900 rupie. Makruzz parte da Port Blair alle 8 del mattino e alle 13.30 per fare rientro alle 10 (via Neil) e alle 15.30. Green Ocean offre invece solo 2 servizi al giorno, partendo da Port Blair alle 6.45 e rientrando alle ore 15.

Qualora aveste un volo nel pomeriggio e voleste fermarvi sull’isola fino all’ultimo recandovi direttamente all’aeroporto, sappiate che l’unica compagnia che copre la tratta Havelock- Port Blair al mattino, intorno alle 9, è quella governativa, ma come vi dicevo, dover aspettare i quattro giorni di anticipo rispetto alla data del volo potrebbe non essere sufficiente per garantirvi un posto a sedere. Esiste anche la possibilità di recarvi all’ufficio prenotazioni il giorno stesso (corsia di sinistra) e di sperare in un posto in piedi. Anche in questo caso, dopo aver fatto a gomitate per raggiungere lo sportello, potreste ricevere brutte notizie.

  • DOVE ALLOGGIARE

Havelock Island, tra le isole, è la più sviluppata dal punto di vista turistico per cui l’offerta ricettiva non costituirà di certo un problema. Io mi limiterò a dirvi in quale struttura sono stata e i motivi per cui ho trovato la posizione ottimale. (vedi mappa)

La maggior parte delle strutture economiche e dei ristoranti si trovano allineati lungo la spiaggia n. 5 e seguendo la strada che dal “market” porta fino al villaggio di Kalapathar. L’offerta varia da costruzioni in muratura ai più pittoreschi “huts” ovvero capanne di bambù le quali possono essere con o senza bagno. Coconut Groove è stato il mio rifugio per tutta la durata del soggiorno (costo della capanna con bagno 800 rupie a notte). Nonostante, a differenza di quanto dice il cartello all’ingresso, la struttura non abbia un vero e proprio ristorante, lì nei dintorni – raggiungibili a piedi – ne troverete di ogni tipo e tra questi vi consiglio Rony Restrurent – che si merita il primo posto solo per la parola Restrurent 🙂 – e il Full Moon Cafè.

Havelock Island

Accanto a Coconut Groove, oltre il resort che si trova alla sua destra, troverete inoltre l’Ocean Tree, l’unico ristorante sull’isola ad offrire connessione internet gratuita a chiunque si fermi anche solo per un drink. Sull’isola scordatevi della ricezione telefonica – l’unica compagnia indiana che funziona è BNSL – e sappiate che se vorrete connettervi con wifi i costi partono dalle 60 rupie ogni mezz’ora.

Nel caso in cui doveste o voleste pernottare a Port Blair vi consiglio Lalaji Guest House soprattutto per il Rooftop Restaurant con vista.

  • COME SPOSTARSI

Su tutta l’isola vi è un’ampia offerta di scooter e biciclette a noleggio i cui costi si aggirano intorno alle 250/350 rupie al giorno per i primi e 100 rupie per le seconde. L’alternativa più economica è quella di spostarvi con i pullman pubblici che rendono servizio tra il Jetty e Radhnagar Beach (spiaggia n.7) e il Jetty e Kalapathar Beach, entrambi passando per la zona del market che si trova all’incrocio tra le due arterie principali che attraversano l’isola. La frequenza degli autobus è di circa uno ogni ora per Radhnagar (l’ultimo parte dalla spiaggia alle 18) mentre si riduce a sole due corse al giorno – che coincidono con gli orari scolastici – per Kalapathar. Chiedete comunque sempre conferma degli orari e fate conto di dover aspettare lo stesso. Il biglietto singolo ha un costo di 10 rupie su tutte le tratte. I costi dei rickshaw sono invece abbastanza alti. Da Coconut Groove al market la tariffa fissa è di 50 rupie, per Kalapathar di 200 mentre per Radhnagar addirittura 300.

  • COSA FARE

Se siete amanti dello snorkeling o appassionati di diving questo è uno dei posti che fa per voi. Le possibilità sono diverse, l’isola è piena di centri che offrono corsi per l’ottenimento del brevetto PADI e uscite in barca; i costi variano di poco aggirandosi intorno alle 2000 sia per il diving che per lo snorkeling, a seconda del numero di persone. Nel caso non aveste con voi maschera e boccaglio li potrete comprare direttamente in loco e dirigervi per conto vostro verso le spiagge che più si prestano, tra cui la migliore Elephant Beach. Le agenzie di viaggio inoltre organizzano tour in kayak tra le mangrovie al costo di 2500 rupie per persona. Ciò non toglie che potrete decidere anche di saltare tutte queste attività e passare le vostre giornate in spiaggia, nell’ozio più totale.

  • LE SPIAGGE PIU’ BELLE

Prima di elencarvi le spiagge dove potrete passare le vostre giornate è necessario che vi dica un paio di cose: innanzitutto l’aspetto dell’isola varia molto a seconda della marea che è alta al mattino e si abbassa notevolmente da mezzogiorno in poi facendo emergere le rocce coralline che si trovano in prossimità delle spiagge. E’ meglio dunque che vi rechiate al mare in mattinata per godere al massimo della sua bellezza. Le giornate sono abbastanza brevi: data la posizione geografica molto spostata ad est ma il mantenimento dello stesso fuso orario indiano, il sole sorge infatti verso le 5.45 per tramontare verso le 17.30. Altra cosa importante è capire bene la differenza tra quello che cerca il turista indiano e quello che cerca invece il turista straniero: mentre i primi infatti non sanno stare da soli, sono abituati alle folle, non hanno spirito di esplorazione e amano i giochi acquatici, i secondi sono più propensi alla tranquillità scegliendo i luoghi appartati come meta prediletta. Detto questo troverete che solo zone circoscritte delle spiagge saranno affollate dal turismo domestico mentre il resto risulterà fondamentalmente deserto.

Havelock Island - Beach Number 7

– Radhnagar Beach, meglio conosciuta come Beach Number 7 è indubbiamente la migliore dell’isola: un’infinita distesa di sabbia bianchissima bagnata da uno stupendo mare calmo e cristallino. Qui non vi sono rocce coralline per cui fare il bagno è estremamente piacevole ma non adatto allo snorkeling. L’unica pecca della spiaggia è che non si trova ombra. Mentre in prossimità dell’ingresso si concentrano le famiglie di indiani in vacanza – che fanno il bagno rigorosamente vestiti – il resto della spiaggia sarà tutto a vostra disposizione.

Havelock Island - Beach Number 7

– Neil’s Cove: se dall’ingresso alla Beach Number 7 prendete il sentiero nella foresta che si estende verso destra, con una quindicina di minuti di cammino raggiungerete questa magnifica baia contornata da un’altrettanto splendida vegetazione che dà luogo a molti spazi di ombra. La baia si presta benissimo anche per lo snorkeling vista la presenza di un’ampia sezione di barriera corallina. In assoluto questa è stata la spiaggia che più mi ha incantato.

Havelock Island - Neil's Cove

Nei pressi della Beach Number 7 troverete diversi chioschetti dove pranzare, cocco a volontà e gentili signore che vi offriranno macedonie di frutta fresca.

-Elephant Beach: per raggiungere questa spiaggia dovrete prendere lo stesso autobus – a meno che non abbiate noleggiato un mezzo proprio – che dal market è diretto a Radhnagar Beach e scendere in prossimità del cartello che dice “Direction to Elephan Beach”. Da qui un sentiero attraverso la giungla di circa mezz’ora vi condurrà direttamente in spiaggia dove rimarrete sorpresi dalla folla di indiani intenti a sfruttare ogni tipo di gioco acquatico. Non preoccupatevi…come vi dicevo prima, gli indiani si concentrano tutti in una determinata zona mentre il resto della spiaggia risulta praticamente deserto. Continuate a camminare verso sinistra e, superate le magnifiche reliquie di giganteschi alberi morti adagiati sulla sabbia, troverete di certo lo spazio che fa per voi. Soprattutto qui, il cambio della marea vi darà una percezione completamente diversa del luogo per cui cercate di arrivare massimo verso le 10.

Havelock Island - Elephant Beach

– Kalapathar Beach: alla fine della strada che dal market si estende verso sud si trova questa spiaggia amata dalle coppie di indiani in viaggio di nozze che qui si scattano tutte le foto di coppia del caso. Il mare è più mosso che altrove e anche di un colore più intenso per cui non adatto allo snorkeling né particolarmente consigliato per fare il bagno. La spiaggia merita comunque una breve visita.

Havelock Island - Kalapathar Beach

– Beach Number 5: la più vicina alla maggior parte delle strutture turistiche e che soffre molto del cambiamento di marea la quale, oltre a un po’ di sporcizia, porta in spiaggia anche parecchie alghe. Il punto migliore, dove la spiaggia è più ampia e il mare libero da rocce coralline, è quello che si trova proprio in prossimità del mitico Rony Restrurent.

Havelock Island - Beach Number 5

 Bene, penso di avervi detto tutto! Enjoy Havelock! 🙂

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